Il mondo del lavoro ha subito una grande trasformazione digitale negli ultimi anni, dalla pandemia da Covid 19 in poi.
L'ufficio non è più l'unico posto dove poter lavorare ed essere anche concentrati e produttivi. Secondo l'ultimo rapporto infatti, stilato dal McKinsey Global Institute (2023), oltre il 30% dei lavoratori nei paesi sviluppati svolge la propria attività in modalità completamente da remoto o in forma anche ibrida.
Il World Economic Forum, nel suo "Future of Jobs Report 2024", conferma, pertanto, questa importante tendenza storica, stimando che entro il 2026 circa il 38% della forza lavoro globale opererà in modalità flessibile.
Questo ha innescato quello che gli esperti chiamano "la grande migrazione digitale", con milioni di persone che hanno abbandonato i costosi centri urbani per trasferirsi anche in periferia, anche con l'aumento delle case, in provincia o addirittura in altri centri abitati di Paesi del mondo.
Questo ha portato che le persone hanno anche più tempo da poter dedicare alla propria famiglia, interessi e società. In quanto, perdono meno tempo negli sposamenti da casa a lavoro, soprattutto per chi prima era costretto a fare lunghe tratte in andata e ritorno da casa da pendolare, oppure anche turni di lavoro e traferte davvero estenuanti.
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